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La Cellulite, un problema risolvibile

Cos’è la cellulite?

In termini medici più correttamente denominata pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o PEFS, indica una condizione alterata del tessuto adiposo sottocutaneo. È caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi (residui dei processi biochimici dell’organismo) in eccesso. L’equilibrio del sistema venoso e linfatico è modificato con un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.

Pannicolo: indica che il problema è situato a livello del pannicolo adiposo sottocutaneo.

Edemato: prima a livello dell’ipoderma e poi nel derma, vi è una situazione di edema (alterazione del microcircolo).

Fibrosclerotica: segnala che stanno avvenendo fenomeni di organizzazione fibrosa.

 

Fattori predisponenti (primari)

Genetici – in particolare certi geni possono enfatizzare la sensibilità agli effetti ormonali e determinare una più marcata fragilità capillare. Es: un cromosoma X difettoso può determinare un’alterata risposta agli ormoni; il cromosoma 17 è coinvolto nei meccanismi di vasocostrizione (polimorfismo genetico dell’enzima di conversione dell’angiotensina I).

Etnici e geografici – la cellulite prevale tra le donne (8-9 donne su 10), ma coinvolge anche il genere maschile, generalmente in forma più lieve (fino a 4 uomini su 10). Colpisce al primo posto la donna mediterranea, dopo la nordica e per ultimo l’asiatica.

Tipo fisico – le donne che hanno un biotipo costituzionale a “mela” presentano la cellulite prevalentemente sull’addome. Le donne invece di biotipo a “pera” hanno la cellulite principalmente sulle cosce, gluteo e fianchi.

Tipo di fisico

Ormonali – I fattori ormonali orientano la distribuzione topografica del tessuto adiposo e la grandezza dell’adipocita. I setti fibrosi del tessuto adiposo maschile sono più larghi e disposti in forma obliqua, pertanto quando esiste ipertrofia tissutale (aumento di volume degli adipociti), le cellule sono “spinte” verso l’interno. Nelle donne invece i setti sono più sottili e disposti in modo perpendicolare, pertanto con l’aumento di volume, le cellule adipose si superficializzano (vanno verso l’esterno) creando cosi l’inestetismo cutaneo.

Differenza ormonale Differenza ormonale

 

Fattori determinanti (secondari)

Aumento degli estrogeni

Alterazioni psicosomatiche (stress)

 

Fattori aggravanti

Stile di vita (abitudini alimentari, fumo, sedentarismo, sovrappeso).

Farmaci (anti-istaminici, anti-tiroidei, β-bloccanti, cortisone e antidepressivi).

Gambe accavallate e l’abbigliamento troppo stretto (compressione del plesso dermico superficiale per lunghi periodi).

Scarpe con tacco troppo alto (impedisce il corretto funzionamento della “pompa venosa” – contrazione gastrocnemio).

 

Evoluzione della Cellulite

1° fase Congestione e edema -Stasi circolatoria-Vasodilatazione-Edema peri-adipociario
2° fase Essudativa e infiltrativa -perdita dell’equilibrio emodinamico-perdita dell’elasticità cutanea
3° fase Riorganizzazione fibrosa -formazione di noduli/alveoli-aspetto “buccia d’arancia”
4° fase Cicatriziale o sclerotica -PSN painful subcutaneous nodule(presenza di noduli dolorosi sottocutanei)

Clinicamente ogni fase di evoluzione della cellulite si traduce in un grado diverso d’inestetismo:

1° grado (latente) – asintomatica. L’adipocita è aumentato in volume ma ancora non esistono segni di alterazioni del microcircolo.

2° grado (incipiente) – sensibilità alterata al tatto. L’irregolarità cutanea è visibile con la contrazione muscolare o il pinzamento cutaneo. Presenza di fibrosi tissutale, aumento di volume cellulare e microangiopatia.

3° grado (critico) – visibile anche con la paziente in piedi. Aspetto a buccia d’arancia. Dolente, presenza di noduli palpabili.Segni d’insufficienza venosa e/o linfatica agli arti inferiori.

4° grado (grave) – pelle lucida, aderente all’ipoderma e con zone di avvallamento (aspetto a “materasso”). Visibile anche con la paziente in decubito. Insufficienza venosa/linfatica severa.

Cellulite grado 20 Cellulite grado 30 Cellulite grado 40

 

Prevenzione

Diversi accorgimenti possono aiutare a prevenire la cellulite. Alcune attenzioni nell’alimentazione, un’attività fisica costante, l’uso di abiti confortevoli e non troppo stretti, scarpe con tacchi non eccessivamente alti e modificazioni della postura sono i rimedi più facili da attuare per prevenire questo fastidioso disturbo della pelle.

 

Trattamento

Lo scopo del trattamento anti-cellulite è triplo:

1 – ripristinare il microcircolo

2 – promuovere la lipolisi

3 – minimizzare la flaccidità cutanea

Il protocollo di trattamento dev’essere personalizzato in base all’età della paziente, localizzazione e grado della cellulite, associazione con altre patologie (es. obesità) o inestetismi. Solitamente si abbinano più tecniche terapeutiche per si ottenere un risultato ottimale. Le possibilità di trattamento più efficaci contro la cellulite sono:

–       Mesoterapia

–       Cavitazione

–       Carbossiterapia

–       Radiofrequenza

–       Pressoterapia

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