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Eliminare Macchie solari,
Macchie senili, Melasma gravidico,
Macchie da trauma,
Iperpigmentazione post infiammatoria


Durata procedura:
5 - 15 minuti


Ripresa attività:
immediata


Interventi eseguiti

Cos’è una macchia?

È l’aumento circoscritto e concentrato della pigmentazione cutanea. È più frequente sul viso ma può coinvolgere anche altri distretti del corpo, principalmente le zone esposte ai raggi solari, come il decolté, l’avambraccio e il dorso delle mani. Le macchie dipendono dall’iperfunzione o iper proliferazione dei melanociti (cellule che producono il pigmento che dona colore alla pelle, la melanina). Le donne sono più predisposte a sviluppare macchie ipercromiche rispetto agli uomini con un rapporto di 10 a 1.

I diversi tipi d’iperpigmentazione cutanea sono:

Lentiggini – determinate da fattori genetici, sono delle ipercromie a forma di piccola macchia pigmentata, di colore scuro e di forma circolare. Le lentiggini compaiono su volto, collo, spalle, tronco e dorso delle mani, specialmente in individui dalla pelle molto chiara (fototipo I e II), con capelli biondi o rossi. Possono aumentare di numero in seguito ad esposizione prolungata ai raggi solari. A seguito di stimoli irritativi ripetuti o di fenomeni degenerativi connessi all’età avanzata, le lentiggini possono presentare modificazioni morfologiche (aumento di volume, irregolarità della superficie).

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Efelidi – sono molto simili alle lentiggini, ma hanno una natura diversa. Sono molto più sensibili alle radiazioni solari per cui compaiono principalmente nella stagione estiva e principalmente sulle zone esposte (viso, collo, mani). Si presentano come piccole macchie di color bruno chiaro-rosso che si formano, soprattutto nelle persone con capelli chiari o rossi a causa di un’alterazione dei melanociti e di processi ossidativi indotti dai raggi UV. A differenza delle lentiggini, diventano più evidenti dopo l’esposizione solare per cui un’adeguata protezione solare.

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Lentigo solari – si presentano come macchie di forma irregolare e dimensione variabile, la cui colorazione può andare dal giallo al bruno. Sono causate da un’eccessiva esposizione al sole senza adeguata e (scottature, ustioni solari). Questo fenomeno colpisce con maggior frequenza le persone dai 45-50 anni in su. E’ possibile prevenire questo tipo d’iperpigmentazione tramite una corretta esposizione al sole, evitando tutte le condizioni che portano a una scottatura.

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Lentigo senili – sono dovute al sommarsi dei danni provocati dall’esposizione solare nel tempo. Si manifestano come lesioni maculari di color marrone, generalmente del diametro di 1 cm,  sono più comuni nell’uomo che nella donna. Le zone più tipicamente colpite sono quelle più foto-esposte: il viso e il dorso della mano. Raramente si notano in pazienti con età inferiore ai 50 anni. Siccome possono trasformarsi in patologie maligne come il carcinoma squamocellulare è estremamente consigliabile prevenirle evitando l’eccessiva esposizione solare e usando sempre crema solare ad alta protezione.

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Melasma – legato a un accumulo irregolare e intenso di melanina (iperproduzione). Si presenta attraverso blocchi di pigmenti di forma irregolare, di colore tipicamente marrone, che si localizzano soprattutto sulla parte centrale del volto ma a volte anche su collo, avambracci e zone meno esposte come torace ed aree perigenitali.
 Il melasma viene chiamato anche cloasma gravidico perché compare molto spesso in gravidanza o quando si assume la pillola anticoncezionale. Colpisce con maggior incidenza le donne brune e con la carnagione scura. Le cause di questo fenomeno non sono ancora definite con chiarezza, sicuramente giocano un ruolo importante l’azione degli estrogeni e l’esposizione solare. Una predisposizione genetica, lo stress, l’utilizzo di alcuni farmaci, disordini dell’ovulazione e reazioni allergiche possono contribuire a scatenare o a peggiorare questo disordine della pigmentazione.

Secondo la profondità può essere classificato in superficiale (epidermico), profondo (dermico) o misto.

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Iperpigmentazione post infiammatoria – si presenta sotto forma di pigmentazione scura che circonda una zona in precedenza infiammata. Può essere il risultato di diversi disordini a livello cutaneo. Colpisce prevalentemente soggetti con fototipi più scuri e può apparire in qualsiasi parte del corpo risultando particolarmente penalizzante nei pazienti in cui la zona colpita è il viso. Tale patologia può essere conseguenza di diversi eventi cutanei (acne, eczema, follicolite, scottature, cicatrici) o di trattamenti come peeling o laser.

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  Quale trattamento scegliere?

Esistono diversi trattamenti per schiarire le iperpigmentazioni cutanee: crema schiarente, peeling, luce pulsata, laser.  Le macchie più superficiali (epidermiche) rispondono bene alle creme schiarenti e ai peeling superficiali/medi, luce pulsata. Quelle più profonde invece, per avere un risultato soddisfacente, devono essere trattate con il laser.

Prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento è di fondamentale importanza sottoporsi a una visita specialista per definire il tipo di macchia e, di conseguenza, la tecnica più indicata ad ogni caso clinico.

Il laser Q-switch

Il laser è definitivamente la tecnica più moderna per il trattamento di macchie scure: è in grado di eliminarle senza lasciare cicatrici o residui di pelle pigmentata.

Il laser Q-switch emette impulsi inferiori a un millisecondo che colpiscono selettivamente il melanosoma, l’organulo cellulare contenente la melanina senza causare danni alla pelle. Un altro indubbio vantaggio di questo laser è che può utilizzare una lunghezza d’onda di 532 o 1064 nm, quindi agendo a largo spettro può efficacemente trattare numerose tipologie di macchie.

 

La procedura

Prima di cominciare la seduta, la zona deve essere disinfetta. Durante la procedura, la luce del laser è indirizzata nell’area della pelle dove si trova la macchia; la sensazione che si avverte è quella di calore pungente (per ridurre il dolore è possibile applicare prima della seduta una crema anestetica)

Subito dopo la seduta il medico curante prescriverà una pomata antibiotica per alcuni giorni. La zona trattata rimarrà comunque arrossata per qualche tempo. In alcuni casi si possono formare delle crosticine che cadranno spontaneamente. Il periodo di convalescenza dipende dall’estensione dell’iperpigmentazione e dalla capacità individuale di guarigione. Nelle persone particolarmente sensibili il rossore può durare anche qualche settimana.

È di fondamentale importanza non esporsi direttamente ai raggi solari, o lampade abbronzanti, e proteggere la pelle con filtri solari a schermo totale nell’immediato postoperatorio.

Il nostro laser 

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Il laser utilizzato presso Medicina Plastica è il laser di ultima generazione Q-switched MedLite Conbio, rappresenta il laser più tecnologicamente avanzato per la rimozione delle macchie scure della pelle.
 E’ il massimo della tecnologia attualmente presente e garantisce performance sempre entusiasmanti. Agisce utilizzando più lunghezze d’onda rilasciando impulsi di brevissima durata e alta potenza, il raggio laser quindi attraversa così la cute senza rischi di esiti cicatriziali.

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